Su un noto blog di Taormina, registriamo un intervento dell'ex vice sindaco Carmelo Russotti,intervento nel quale l'ex amministratore, nel maldestro tentativo di difendere il suo consigliere di uguaglianza (Intelisano), invitava il consigliere D'Agostino, a dimettersi, in quanto, a suo dire, non piu in linea con la Sindachi.
Premesso che il consigliere D'Agostino non ha bisogno certo del nostro intervento e che, come gia fatto in altre occasioni, sapra rispondere da par suo, ma per un fatto puramente politico, riteniamo di dover fare qualche breve considerazione, non senza prima aver ricordato qualche passaggio che fa parte della storia recente di Castelmola.
Durante le due amministrazioni Biondo, di cui Russotti faceva parte con la carica di vicesindaco, ed in particolare la seconda legislatura, accadde qualcosa che tutti ricordano distintamente e cioè che la gran parte di coloro i quali avevano sostenuto l'amministrazione Biondo, per fatti ormai noti, vennero in contrasto con il sindaco, ma sopratutto con Russotti, il quale pretendeva, in ragione della sua posizione politica, di dettarne la linea politica non condivisa dai più. La storia la ricordano in molti: la defenestrazione dell'assessore Raneri, la delegittimazione politica di Cesare Pizzolo, la revoca di Angelo Catania e molto altro .... tutto voluto da Russotti e non condiviso dal gruppo.
Fatto questo breve excursus storico, occorre precisare che a Russotti non balenò mai l'idea di dimettersi dalla carica di vicesindaco e ciò pur trovandosi in aperto contrasto con tutto il gruppo politico.
Oggi, con quale coerenza Russotti chiede al consigliere D'Agostino (e per molto meno), di rassegnare le proprie dimissioni? Sà il sig.Russotti che la prima cosa che si impara entrando in un Consiglio comunale è che "il consigliere non ha vincolo di mandato" e cioè risponde solo a se stesso? Qualche vecchio direbbe che è finita la dittatura!
Ma parlando di coerenza, termine di cui si abbusa nei dialoghi ma che poco ha a che fare con il vivere reale, perchè Russotti non chiede invece al suo consigliere di uguaglianza conto e ragione del suo operato politico? E' per Russotti sbagliato richiedere ad un consigliere comunale una maggiore presenza in Consiglio ed in genere nella vita amministrativa? Ha mai chiesto Russotti come mai il suo consigliere di uguaglianza ha appoggiato scelte discutibili della Sindachì? ... e ci fermiamo!!!!
Vedete cari lettori, Castelmola è troppo piccola per avere dubbi ed il tempo trascorso è troppo poco per non ricordare ciò che è stato; a Russotti lo abbiamo già detto e lo ridiciamo: Melo tu eri il leader di un gruppo politico coeso che aveva grandi idee e progetti per cambiare Castelmola, tutti credevamo nel progetto, se oggi quel gruppo non esiste più, la colpa può essere solo e soltanto del leader che si è allontanato dal progetto comune, quel leader eri tu; oggi non capiamo chi rappresenti (oltre te stesso e il consigliere di uguaglianza), non capiamo a nome di chi parli e sopratutto con che titolo chiedi le dimissioni di un consigliere che, nonostante la poca esperienza politica, si è distinta per impegno, serietà e coerenza.
Noi che ci riteniamo non presuntuosi, riteniamo che dal consigliere D'Agostino, possiamo trarre spunti e sopratutto prendere quell'entusiamo tipico di chi si affaccia alla politica con i migliori intenti.
Se poi il consigliere D'Agostino ha preso le distanze da un'amministrazione che non ha fatto ciò che aveva promesso, bhè questo per noi è un merito, un demerito è invece quello di essere eletto tra le file della minoranza e sostenere (velatamente) un amministrazione incapace ed inefficiente, non si sà bene con quali fini.