“Nell’imminenza dell’appuntamento elettorale previsto per la primavera del 2012, si è costituito a Castelmola un movimento spontaneo denominato Il nostro paese, che mira ad allargare le sue adesioni”: sono le parole di Orlando Russo, uno dei possibili prossimi candidati a sindaco. “I cittadini molesi che hanno partecipato all’incontro – ha continuato Russo – hanno incaricato un comitato provvisorio che ha il compito di programmare incontri, dibattiti e problematiche del territorio al fine di redigere il programma politico-amministrativo. L’obiettivo è quello di allargare a quanti intendono condividere il suddetto progetto da proporre alle prossime competizioni elettorali. Sono stati chiamati a far parte del comitato: Eugenio Cundari, Antonio Stracuzzi, Pancrazio Vinciguerra, Alessandro Santamaria e Alberto Grasso”.
La dichiarazioni di Orlando, a nostro parere, sono destinate a fare chiarezza in un quadro politico dove la confusione regna sovrana.
Se ben capiamo, dunque, Orlando ha deciso di proporsi quale candidato sindaco di un movimento che, allo stato attuale, non avendo un idea precisa, intende capire cosa fare del "nostro paese". La scelta, se condivisa, è sicuramente legittima, come lo saranno tutte le scelte che altri gruppo vorranno porre in essere, ma la cosa su cui noi dissentiamo e di "metodo" e spieghiamo il perchè.
In Politica (con la P maiuscola), in genere, avviene che un gruppo di persone si incontrano per mettere a confronto le proprie idee e le visioni di come un paese vada gestito, si discute, si parla e a volte ci si scontra; trovata così una intesa che deve tradursi in coesione, si confronta il programma stilato, con altri gruppi al fine di verificare possibili affinità e comunioni di intenti.
Solo completato questo percorso è utile parlare di chi debba essere la persona più idonea a essere il sindaco rappresentante la volontà del/dei gruppi.
Nel caso di Castelmola 2012, abbiamo cominciato questo percorso un anno fa, siamo partiti tutti dalla stessa linea, senza preclusioni, preconcetti e giungendo così a consolidare un gruppo che basa la sua forza sul confronto, sulla piena fiducia e sulla consapevolezza che Castelmola ha raggiunto il fondo del barile.
Rifiutiamo le logiche della spartizione politica di posti basati sul nulla, delle imposizioni provenienti da "padrini" politici che poco sanno della realtà di Castelmola, puntiamo alle cose concrete, chiare e rivolte soltanto allo sviluppo ed al miglioramento della qualità di vita dei Molesi.
Nell'augurare all'amico Orlando ed al suo gruppo un buon lavoro, rinnoviamo l'invito a volere mettere da parte, in questa fase, le ambizioni personali, prediligendo il programma, le regole e le garanzie; invitiamo ad essere chiari su come si vorrebbe amministrare, sul giudizio che si dà all'attuale amministrazione, su che basi si vuole "allargare le adesioni", su cosa si propone.
Castelmola 2012, dal canto suo, avendo già fatto un lungo percorso politico, ha oggi l'ambizione di avere individuato un personaggio che possa rappresentare il gruppo e garantire per il programma, siamo disponibili al confronto sia in termini programmatici che di rappresentanza e ciò ad una sola condizione: che non ci si metta difronte ad una "tavola conzata" e che tutti siano disponibili a fare, se richiesto, passi indietro per andare avanti verso un obiettivo comune che non può che essere (per noi) Castelmola.
PS: consentiteci una piccola "malignità": ma il Presidente del Consiglio?
domenica 27 novembre 2011
mercoledì 9 novembre 2011
PIZZOLO SINDACO : LA GIUNTA E' FATTA
Lunedì nel corso del consiglio comunale si è delineata la nuova futura maggioranza.
Da indiscrezzioni sembrerebbe ormai certo un passo indietro della Sindachì che prenderebbe il posto del Presidente del Consiglio; in realtà la scelta sembrerebbe essere stata suggerita dall'attuale vice sindaco (vera mente politica dell'attuale maggioranza) in ragione degli insuccessi dell'amministrazione Cundari.
A ricoprire la prestigiosa carica di Sindaco (sempre stando alle voci non confermate) dovrebbe essere Alfio Pizzolo, mentre in giunta sarebbero presenti Marzio Puglia vicesindaco ed assessori Giorgio Russo, Massimiliano Pizzolo, mentre incerto sarebbe il nome del quarto assessore; in ballottaggio sarebbero Pietro Gullotta (conosciuto come "U Marasciallu") e Melo Russotti ex vice sindaco, nonche ex candidato sindaco.
Ancora tutto da vedere è ciò che attiene al sottogoverno, dove però è data per certa la presenza di Giuseppe Manuli che avrebbe manifestato la propria disponibilità a rinunziare alla presidenza del Consorzio Rete fognante per ricoprire il prestigioso incarico.
Sempre stando alle voci, comunque attendibili, sembrerebbe esistere una forte contrarietà di Orlando Russo che, furioso, avrebbe ricordato al fratello che il candidato sindaco avrebbe dovuto essere proprio Orlando.
Il Sindaco in pectore pare abbia già individuato i suoi esperti, uno finanziario nella figura del consigliere Pippo Intelisano ed uno tecnico territoriale Salvatore Turrisi.
La situazione dunque sembrerebbe essere ormai delineata e la forte compagine politica si appresterebbe a stilare un programma elettorale che prevede i seguenti punti salienti:
- incremento delle feste paesane con degustazione di porchetta e salsiccia nostrana (pare vi sia anche l'appoggio della Pro_Loco, mentre l'attuale assessore al turismo Spadaro, assessore senza portafoglio, si è dichiarato dubbioso, avendo preferito il pesce azzurro della riviera Castelmolese)
- attività personale degli amministratori che dovranno impegnarsi nella falciatura a mano delle sterpaglie per almeno una settimana al mese.
- incremento delle relazioni con paesi dell'entroterra e difficilmente assimilabili (per ora) a Castelmola, rinforzando comunque il gemellagio già di fatto in essere con il comune di Gaggi da estendere a Graniti e Motta Camastra.
- sufficiente viene valutata la trasparenza degli atti amministrativi e dell'attività amministrativa in genere preferendo però, all'inefficiente sito istituzionale, un carretto siciliano che girerebbe ogni giorno con annessa bacheca impermeabilizzata ove pubblicare le delibere e determine. L'attenzione dei cittadini verrebbe richiamata da "friscalittari".
Il Gruppo Castelmola 2012, nell'augurare buon lavoro, prevede un futuro roseo per il Paese e se le notizie dovessero essere confermate, valuterebbe seriamente l'ipotesi di non competere alle prossime elezioni comunali dando per scontato il netto risultato di una simile compagine.
sabato 5 novembre 2011
Banana Republic
A Castelmola, con questa amministrazione della Sindachì, è accaduto di tutto e di più, ma arrivare a tanto, non lo riuscivamo neanche ad ipotizzare pur riconoscendoci una fulgida immaginazione.
Ma è necessario fare una breve premessa (aumentiamo così il phatos); l'argomento di cui trattiamo è il bilancio di previsione per l'anno 2011 ancora "in discussione" ...... state tranquilli non vogliamo ancora una volta sottolineare l'ardua impresa della Sindachì che si accinge, con le sue doti divinatorie, coadiuvata da una giunta veggente, a "prevedere", addirittura a metà novembre, cosa succederà da qui a fine anno!!!! Non vogliamo nemmeno discutere sui metodi di programmazione che vedono impegnata questa amministrazione in una "ardita" programmazione di ben 50 giorni (tanti ne macano a fine anno) su 365; vogliamo invece analizzare, da non esperti, quale che sia l'iter di un bilancio di previsione, in una normale amministrazione italiana.
Il Bilancio di previsione, nelle aziende private che voglio programmare la crescita e le loro attività, viene adottato l'anno precedente; nelle amministrazioni Italiane invece, il bilancio di previsione, doveva essere adottado entro fine marzo, poi prorogato a fine giungo ed ulteriormente prorogato a fine agosto. Il bilancio, viene predisposto dal responsabile finanziario e sottoposto all'approvazione della giunta comunale. La prima considerazione è che se la giunta non ha approvato nè a marzo, nè a giugno e nè ad agosto il bilancio, ma lo ha approvato a metò settembre, vuol dire che: o la ragioniera non ha predisposto il bilancio in tempo, oppure la giunta lo aveva depositato nel suo cassetto e non lo ha esistato.
Ma andiamo avanti; una volta approvato dalla giunta, il bilancio di previsione, viene sottoposto al parere del revisore e poi viene portato in discussione in consiglio comunale; sostanzialmente vi è un confronto tra l'organo amministrativo (la giunta) e quello politico (il consiglio comunale).
Bene, questo è l'iter "normale" di una "normale amministrazione" .... a Castelmola invece succede che: la ragioneria propone il bilancio (non si sa se in tempo o in ritardo), la giunta lo approva (in ritardo) il revisore da un parere (impietoso per la Sindachì) e questo viene proposto in consiglio: sin qui sembra tutto normale, ma, ad un certo punto, nel corso del consiglio comunale, colpo di scena, la ragioniera presenta (senza alcun titolo) una nota con cui dice che il bilancio è cambiato!!!!!
Cosa deve ora approvare il consiglio? Un bilancio proposto dalla giunta che la ragioniera afferma essere sbagliato, o un bilancio presentato dalla ragioniera e non approvato dalla giunta? BHO!
Cose mai viste in nessun altro comune italiano: siamo la repubblica delle banane (non quelle del più noto bar cittadino) !!!!!
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